約 2,344,799 件
https://w.atwiki.jp/aria_matome/pages/25.html
晃(半人前) /_, -‐ ‐‐-ヽ / -‐ "゙ "゙ヾ` ‐、 ,、 "゙ / \ ヽ二= ,,,__ iヾ∧ ∠ / | / |/ _ ,V、 ゝ ヾ| / / / /|/.、 <ン ! レ )\ | / ! |イ|<ン __ レ .O _ _ ゝ / ̄`゙ヽ |.! / _ > ! ヾヾ |  ̄ヽ/ !ヽ !. - " ,. Vヾ ヾ- ヽ, _ ` ‐‐ -、 ヽソ ヽ ` ‐-ヘ , ̄ヾ ̄\ ̄`ヾ=-/\-、__ ヽ i. ヽ -‐ "(◎ ̄\` ヽ ` ‐---/ 丿 \ / `` ‐-ゝ.ノ_ \∠ -‐ i / \/ ,,,..- フ \` ‐ 、, /__,,、-‐ i"`´ i, i , ノ_ ヾ、 \ i i, i, i,- ´  ̄ `` ‐--< i i, i, i / / i, i, i / / i, i, i 晃 // / . .l . l l . . . \ヽ ヽヽ ー ´ / . / . / .l . l l . 、 . . . ` ー- . . ,- ァ‐ / . / . ; . . .l . . .|! . l 、.ト、. ヽ . `ヽ、ー+‐ // . .; . . . l l l、 |ヽ l ヾ \/ 、ヽ、 ` |ー_‐ァ‐ ,゙ ; l l l ⊥l_ヽ l ;l ,.ィ,rォcr ァリ 丁 l´ ! l | l l | レrctミト、 `ゞ-゙ ´ !| l|ハ l! | lヽ l l、 l lゞ-" ゙ | ノ ノ | , ー! ! ヽ ヽヾ、 、 l ○´ l 、 ヾノ|\ ヽ 、 ‐ 、 .j/ | 、 ´ l ○、 ー / | |ヽ ヽ ;! l l>..、 / , l 、 ヽ /.. l l l _ i`丶- ´ / .... l ̄ ̄ フ¬- 、 /.. l!_ _ _//-‐〉、___/ / |-‐ " , ‐  ̄ヽ / ,、 ‐ "´ /こ-、二=/ / . | -‐ ´ / /、ヽ\ {´ / / . . l ´ /l \,.ヘ、_ l _ //´;/ . l. / / l //;;;;;;;;;;;;;;;Y´、ノヾ;;;;;;;/ . | . / / ヽ //;;;;;;;;;;;;;;;;;;ヽc__ ノ;;;;;/ | . / ´‐- ヽ| |;;;;;-‐;;;;"´/ ̄l;;;;;;/ l 、 ! 晃2 ,. -‐ 、 /‐= -─ - ._ ,.. i ` ー- / / ,, /!/!j、 ! 、 、 ヽ -=,ニ´_ -ノ_/、ヽヾ、ヽ 、ゝ 、 _ / ´_」´\┃フ {´┃´ノ 、j` / ) / (. l ,..-‐- 、 ´ |)\ _/ ノ、 あらあら禁止! 、__..-‐ ノ ゚ l / ヽ j (⌒´ ,/ i、 __ニ ´_,ノ. ゝ ____ Y-r `、__ ゝノノノ ー=-─´/_. -─= ̄ ̄ー---‐  ̄ l´ _ゝ‐ ///ニ/ヽ // ` ○´ | |ヽヽ_,-‐, ´ ´´(ヽ V-‐´/~\ー- 、!_ヽ / / \ ノ | l/ _.ヽj ヽ`´ . / /ーi´ _」,.-‐ 「 |  ̄|ヽ.、! / / ゝ] | ! .! l !ノ . / ( ,ノ / |__| l ! ゝ_ 、ノ / ! ,, i , ゙´ / ! ; ; l l ,. , l 晃3 ||┴ ̄ 二 二  ̄ 二 | ||― "` ..ヽ、 」-"- ン┐ 、 r -ヘl lt 〈 ゝ、 ‐ 、」‐ `ン ンノ/ュ/、ト 1l l> !l 、ゝ`‐ 〔 , l ‐ _ /ノ/′ " 、 ゙ 、` 、 ‐ ` ー-....__ - t ぃ; _ノ 〃..,,j厂 、 、 ゝ_- ハ ゙ゝ ヽ T-⊂ ~~ ....l― ´ j _j ./し--ゞ-.. 、f J―┬--┐ l.. ニ! 、 j|" 、 、 |′ 丿 、 | 丿 ノ l||、 ィ! 、 1 ` ―‐ ´ `ー‐´ ゝ,,/l| / ` ヽ ..-‐-..,,_ / ′ │ │ へ、 ..r ´ ニ」_/ ∥ あらあらうふふ禁止! 、」′ ゙ 辷冖 ̄" ̄ `_..-‐ 、 、 ノl、 J ン′ 、 _/ヽ | ̄'  ̄ | ゝ_ _- 、 ‐ 11 、 ..!7rヽ、_....uヒ三=u 、 ` .. -丶 ヘi ニ゙l/ベr 〈 |! 、 ,,il l// ィゞニこ ‐ にメ?in、 ` --.... ユ_ヘ ゙、’ ..、 ( ,,」! ` ´ /′ ` ー.... ?ミit 、 `--' ゙ ∟ ノlフ ..,,1 _/′ , 、 ゝ ゙ rニ爻┬ 、_\ l `レ 、゙イ ^ 、 」!‐ 卜 ..- \、 、 1 ` ┤ L`゙‐∟ _[r ´ ュ"、 ヽ 、 丶 ‐ 、 ノノ ,r′ `ー.._ 、{ f jゝ ヽ、 イ1 `ゝ‐ヽ卜 1 ! 丿」 、 、1 / _,r 、 ` 1∩ lヘヽ │ ..ヘユっ.._ , ノ ヘ ヽi i!L `丿 ゙llソ ノ / t 卜 ヘ ゙ vと -V゛ |゙ 「ナ `∟1゙fコ 、 ! .. |‐ ゝ ´ ______r-∨ ゛ー-⊃ 、 ヘ{`┘ ゙┤ `! 、丶 ¦ ムュ′ / コゝニコ 、 ` 、∨ __.. 一‐rヽ、 晃4 あらあら禁止ーっ!! ―――v―――― / ‐ヽ スワ-ッ! ノノノハゝ //`Д´) m9っ ◎|つ ノ/〆|Й |ヽ .し ヽJ 晃5 /〃// // ヽヽ. \>、\ヽ l/|/Vトく._ i i _, ィ≦´\ トミ . /r─‐─≧! レチ‐──‐┐`ト lハ li ノ ヽ. li ,ノ | ,ィ| ` ┴ ´ , --、 `┴‐ ´ レ . { ! /// / \ /// __ `ヘ / ヽ. 人ノ ,ケへ. i (⌒ ー---ム..,ィ≦てヽ // ,rく`{ `ー-rァ ⌒ヽ ヽV/ / { ヽ` >ーzrァ{{ / / 〉 小1 _ノ ハコヽヽr千 乙_メし.ん∠-‐ 7 _ノ/ jコ \\ヽ/`爪ヽく.ハ\_ノ/ /‐1_ | Yヽハ トイ | _/ 丁 ̄L_l_,√ト!.__|__/ / | | 〉ヽヽ〉 〉-- / 晃6 ┌=┐ , ´`= ヽ 彡ソノハハゝ クo!`△´ノj <すわっ!有り得ない設定禁止っ! ノリ( とス)lj、 (( ノ,!§{ノノ く/ti,_,ゝ
https://w.atwiki.jp/aria_matome/pages/94.html
https://w.atwiki.jp/aria_matome/pages/89.html
https://w.atwiki.jp/aria_matome/pages/38.html
https://w.atwiki.jp/aria_matome/pages/45.html
https://w.atwiki.jp/aria_matome/pages/46.html
https://w.atwiki.jp/aria_matome/pages/61.html
https://w.atwiki.jp/aria_matome/pages/90.html
https://w.atwiki.jp/oper/pages/3348.html
ATTO SECONDO Scena Prima (Appartamento) Arioso ▼COSTANZA▲ Se m è contrario il Cielo, e che sperar potrò fra tante pene? Recitativo ▼BERARDO▲ (entra) Seco Isacio mi volle finché partì l ambasciador britanno, e in libertà lasciommi poi. ▼COSTANZA▲ Lo stesso con Pulcheria m avvenne ah! qualche inganno temo. ▼BERARDO▲ S ha da temer sempre un tiranno. ▼COSTANZA▲ Pensi tu, che a Riccardo ch io viva in questa reggia giunte sian le notizie? ▼BERARDO▲ Per alcuno de nostri ▼COSTANZA▲ Vanne, o mio fido, interroga, ed a tempo l arte e l ingegno adopra. ▼BERARDO▲ Le più secrete vie tenterò, perché il tutto a te si scopra. Aria Dell empia frode il velo squarciare io tenterò, propizio spera il Cielo a un degno amor… E quel poter sovrano, che a scampo tuo vegliò, ha in sua possente mano tua gioia ancor. Dell empia frode, etc. (Parte. Isacio sopraviene) Recitativo ▼COSTANZA▲ Riccardo sospirato. ▼ISACIO▲ Real Costanza! ▼COSTANZA▲ (a parte) Ciel! che sento? ▼ISACIO▲ In vano, in van ti celi, a me palese è il tutto; sì, sì, Costanza sei. ▼COSTANZA▲ (a parte) Cielo, tu dammi aita! (forte) Costanza io sono. ▼ISACIO▲ (a parte) Lieto mi rende e certo. ▼COSTANZA▲ Tacqui incerta de miei casi, in suolo non mai visto, e fascie e nome. Berardo ancora si chiamò Narsete. Deh, magnanimo Rè, se di tue grazie degna pur sono, in quella del mio sposo giunge la destra mia. ▼ISACIO▲ Consolati e gioisci, in breve d or tenaci avrai gli amplessi del marito e i baci. ▼COSTANZA▲ Tua pietà generosa premiata fia dal giusto Ciel, cui piace rendere a me la sospirata pace. Aria Di notte il pellegrino, se perde il suo camino, non sa dove guidar il passo errante… Ma un lume poi se vede, là presto volge il piede, e sente consolar l alma anelante. Di notte il pellegrino, etc. (Parte) Recitativo ▼ISACIO▲ Quanto saresti insano, cuor d Isacio, se altrui dassi l tesor, che ti portò fortuna, è virtude in amor propizia frode. Non goda mai, chi quando può non gode. (Entra Pulcheria.) ▼PULCHERIA▲ All affetto di padre supplichevole io vengo. ▼ISACIO▲ Amata figlia mia, Pulcheria, che brami? ▼PULCHERIA▲ Oggi almeno permetti, che d Imeneo la face non s accenda per me merita Oronte del mio sdegno soffrir qualche cordoglio. (fra sé) Pria s egli è fido assicurarmi voglio. ▼ISACIO▲ Figlia, cangiato aspetto ha la tua sorte sposa ti vuole, ma ti vuol Regina. ▼PULCHERIA▲ Regina! Padre, Oronte che dirà? ▼ISACIO▲ Odimi, figlia. ▼PULCHERIA▲ Attenta. ▼ISACIO▲ Consorte al Rè Britanno fra momenti ne andrai col nome di Costanza; egli non vide mai la sposa, e forse, preso da tua beltà, felice renderà la nostra frode. ▼PULCHERIA▲ Io di Riccardo sposa! Cieli! ▼ISACIO▲ Il vuole l interesse del Regno, l util del soglio; e non rispondi ancora? ▼PULCHERIA▲ Umilio riverente al paterno comando la volontà di figlia. ▼ISACIO▲ Vanne, ubidisci. ▼PULCHERIA▲ E Oronte? ▼ISACIO▲ Egli pospone ai vantaggi d Isacio l amor suo, le tue nozze. Il mio comando eseguisca Pulcheria pensi sol che ciò chiede il mio regno, il mio soglio; pensi ch è figlia mia, ch io così voglio. Aria Ti vedrò regnar sul trono, e l inganno consigliò ingegnoso e accorto amor… Quando un core s innamora, scopra pur la frode, allora è contento dell error… Ti vedrò regnar, etc. (Parte) Recitativo ▼PULCHERIA▲ Ah, padre! ah, Cielo! a che voi m astringete? deggio per vendicarmi d un amante infedel, far che la frode maschera sia d un tradimento enorme? Ah no, mai ver non fia, che di tanta empietà ministra io sia. Ma, il genitore, oh Dio! cosi m impone, e vuole ch io Costanza tradisca, ch io tradisca Riccardo deggio ubidir? Ubidirò; ma poi l inganno scoprirò de torti suoi. Aria Quel gelsomino, che imperla il prato, a tutti è grato, e niuno offende la sua beltà… Così il mio core, candido e puro, se n va sicuro, perché innocente si scoprirà… Quel gelsomino, etc. (Pulcheria uscita, entrano Costanza e Oronte.) Recitativo ▼COSTANZA▲ Prencipe, ogn or compagna è d amor gelosia. Pulcheria… ▼ORONTE▲ Offende la fede mia. (Entra Berardo.) Ma qui Narsete? ▼BERARDO▲ Udite di Costanza col nome a Riccardo in isposa Isacio infido con sacrilego inganno la figlia manda… ▼COSTANZA▲ Oh Cielo! ▼BERARDO▲ Io quivi ascoso intesi in colloquio segreto a concertar l inganno e la partita. ▼COSTANZA▲ Partirà? ▼BERARDO▲ In questo punto. ▼COSTANZA▲ M ingannò Isacio! Iniquo Rè! spietato! ▼ORONTE▲ Cruda infedel Pulcheria! Fu pretesto la gelosia fallace! ▼COSTANZA▲ Oronte, io son Costanza. ▼ORONTE▲ Costanza sei? ▼COSTANZA▲ Tradita dal tiranno. Nobil guerrier, se i tradimenti aborri, una regina misera soccorri! ▼ORONTE▲ Me n volo alla vendetta e pria che nuova spunti l alba vermiglia, due rei saran puniti, e padre e figlia. ▼COSTANZA▲ Berardo, l una all altra per me succedon le sciagure, e quella, che nova giunge, sempre è dell altra peggior. ▼BERARDO▲ Prova, o Regina, sono d un alma grande i casi avversi. ▼COSTANZA▲ Finché vedo il mio ben, misero, o Dio! in pene e in pianto languirà il cor mio. Aria Caro, vieni a me! Fido vieni; puoi tu, caro, addolcire il duolo amaro, di chi pena sol per te… Pensa alla mia fé, pensa ancor al mio martir, e che a tanti miei sospir sarai solo la mercé… Caro, vieni a me! etc. Scena Seconda (Cambiamento di Scena. Il lido di Limisso, con regio padiglione, e seggio d oro da un lato. Riccardo viene accompagnato dal suo esercito) Arioso ▼RICCARDO▲ Quanto tarda il caro bene le mie pene a consolar… (S avvicina Pulcheria con seguito di damigelle.) Recitativo Ma vedo corteggiata da nobil donzelle a me venire l amata sposa mia, la mia Costanza. Giunge al bramato fin la mia speranza. Sì, già vedo il mio bel sole, raddoppiando il giorno in cielo, senza velo scintillar. Vieni, bell idol mio… (fra sé) Ma che! diverse la fama a me portò le sue sembianze ▼PULCHERIA▲ (fra sé) Sospeso, egli s arresta! or lo ravviso, ambasciatore di se stesso ei venne. (forte) A te salva mi guida amica stella. ▼RICCARDO▲ (fra sé) Ma bella è pur. (forte) Queste guerriere squadre t onorino Regina. (Segue il saluto militare. Poi entra Oronte.) ▼ORONTE▲ Alfin, da cento spade ostilmente assalito, qui mi rifuggio e all inclito Riccardo discopro tradimenti. ▼PULCHERIA▲ (fra sé) Come, Oronte? ▼RICCARDO▲ Io tradito? ▼ORONTE▲ Quella non è quel credi la tua Costanza, o Re. ▼RICCARDO▲ Non è Costanza? ▼ORONTE▲ Figlia è d Isacio, è Pulcheria. ▼RICCARDO▲ Iniquo Isacio! ingannatore! indegno del nome di regnante! Conciterò l armate schiere in guerra, quante folgori ha il Cielo, quante spade ha la terrà, stringerò, svenerò, fulminerò. (a Pulcheria) E tu… ▼PULCHERIA▲ Leggi paterne… ▼RICCARDO▲ Inique, ingiuste! ▼PULCHERIA▲ Deh! i giusti sdegni affrena; in finché resa ti fia la regia sposa io resterò in catene. ▼RICCARDO▲ No, tu stessa per moverlo a ragione al padre andrai. ▼PULCHERIA▲ O prigioniera o serva a tua somma virtù sempre m avrai. ▼RICCARDO▲ Dato a Costanza ho il core, è unito ora agli affetti e l impegno d onore; ma non pensar, che delle tue bellezze anch io non abbia anmiratore il guardo. T onoro, e mia vendetta dell armi nel furore te sol rispetta. ▼ORONTE▲ A me promessa, e poi mancata, o Sire, Pulcheria fu dal reo padre. ▼PULCHERIA▲ Infedele lui meritasti infido, e me crudele. Aria (a Riccardo) Ai guardi tuoi son pur vaga son pur bella, ma che poi? Non son cara, non son quella. (ad Oronte) Questa, ingrato, è fedeltà! (a Riccardo) Sì, fortunato spero te nella tua brama. (ad Oronte) Ma, chi m ama, non lo so, quando il sarà, no, non lo so… Ai guardi tuoi, etc. (Parte) Recitativo ▼ORONTE▲ Si sforzi alla ragion questo tiranno. Io son di Licia il prence, e in quelle mura ho mille armati fidi miei vassalli, pronti a vittoria o a morte. ▼RICCARDO▲ E ne potresti con un segnal dare il comando altrui? ▼ORONTE▲ Questo impronto regal, Sire, gli rende fidi a chi l mostra. ▼RICCARDO▲ A me lo fida; intanto su le mie squadre impero avrai; le appresta a un soccorso, e vedrai quanto valore regna nei cuor Britanni. ▼ORONTE▲ Eccoti il segno. Renderò fede ed opre a un tanto Onore. ▼RICCARDO▲ O lieto tornerò con l idol mio, o mostrerò a quell empio come un monarca inglese benigno è sì; ma sa punir le offese. Aria O vendicarmi saprò con l armi, o lieto (felice) amante col mio bel sole ritornerò… E certo allora con la tua bella felice ancora te renderò. O vendicarmi, etc. Recitativo ▼ORONTE▲ Che mai pensa tentar l alma guerriera! Ma non senza ragione fama lo suol chiamar Cuor di Leone. Egli è fido a Costanza, all alma mia tormento non può dar la gelosia. Pronto a soccorsi io già m appresto, e spero veder vinta la frode, trionfanti il valore, il giusto, il vero. Aria Dell onor di giuste imprese fia seguace la vittoria, e l amor trionferà… O cessar dovran l offese, o il valore avrà la gloria, e l inganno perirà. Dell onor di giuste imprese, etc. Scena Terza (Cambiamento di Scena. L atrio della reggia d Isacio) Recitativo ▼ISACIO▲ Ah! scampò dagli agguati Oronte, e tutto scoperto avrà l inganno. Empia fortuna, sempre t opponi ai grandi disegni! ▼BERARDO▲ (entrando) Sire, tornato è qui l ambasciador Britanno, e udienza chiede. ▼ISACIO▲ Ei venga. (Berardo parte.) Sì, scoperta è la frode. Arte mi giovi; troppo forte è il nemico. ▼RICCARDO▲ (entrando) Strano sembra al mio Rè, che tu mancata abbia la data fé. Perché Pulcheria, tua figlia, a lui mandasti, e non Costanza! Le sacre leggi d onore serbi così nella tua Reggia? Io vengo l ultima volta a demandarti, Isacio, la navarrese Principessa. ▼ISACIO▲ Strano sembrami, che il tuo Rè l onor più grande, l interesse maggiore, dal minor non distingua. Unica figlia è a me Pulcheria, e questo regno in dote avrà se de Britanni ella è regina. Ritorna a lui fagli saper ch ei deve, già che fu discoperta, amar tal frode. ▼RICCARDO▲ Vano è il ritorno. Ei vuoi Costanza, e vuole, ch io la conduca. Poco inver conosci il Britanno valore l interesse a lui serve, egli all onore. ▼ISACIO▲ Più tempo io chiedo alla risposta. ▼RICCARDO▲ No, risolvi su l momento, questa destra riserra e guerra, e pace. Scegli! ▼ISACIO▲ Guerra. ▼RICCARDO▲ Guerra? e guerra avrai. Già pronte di Limisso all estrema ruina son le nostr armi invitte in brevi istanti vedrai. ▼ISACIO▲ Dal tuo sovrano l ostilitate ebbe principio ci tenne prigioniera Pulcheria, aspri, e tiranni puoi tu negare i modi suoi? ▼RICCARDO▲ T inganni. Mira e da saggio, fa prova maggiore della sua cortesia, non del rigore. ▼PULCHERIA▲ (entrando) Padre, al tuo piè m accogli. Oronte ha reso l obbedienza mia vana; deh, rendi Costanza al Rè suo sposo. Tu non vedesti mai core più generoso, alma più grande; anche in mezzo ai furori d una scoperta frode le dolci cortesie temprar lo sdegno. Per far pago il suo merto perder saprei, non ch acquistar un regno. In sì cortese istinto, deh! generoso emulo sii… ▼ISACIO▲ Son vinto. Costanza amai goderne onor mi vieta vanne, dalla tua mano l abbia il Britanno ambasciador. ▼PULCHERIA▲ Son lieta. (Partono Isacio e Pulcheria) ▼RICCARDO▲ Nube, che il sole adombra, svanisce al fin da quello, e appare allor più bello con lucido spiendor il suo sembiante… Sì fugge il duol, che ingombra le brame del desio, e fa che l idol mio più amabile sarà al core amante. Nube, che il sole adombra, etc. Scena Quarta (Cambiamento di Scena. Cabinetto. Costanza seduta appoggiata ad un tavolino) Arioso ▼COSTANZA▲ Sì m è contrario il Cielo, e morta al fin sarò in tante pene. Recitativo ▼PULCHERIA▲ (entrando) Mesta e pensosa è ancor Costanza? ▼COSTANZA▲ Quella tu sei perduto ho nome e sposo in trono piango la sorte mia. ▼PULCHERIA▲ Quella non sono. ▼COSTANZA▲ Tua bellezza aiutar dovea la frode. ▼PULCHERIA▲ Obbedienza m indusse, ma onor me fé poco abile all inganno. Con mio piacer, tutto scoperse Oronte. Torno, e dal padre ottengo mandarti al caro sposo. ▼COSTANZA▲ Oh, accogli in questo tenero amplesso un amistà sincera, generosa Pulcheria! ▼PULCHERIA▲ Ecco il Britanno ambasciador, che per te viene. ▼RICCARDO▲ (che entra) S inchina meco l Anglia al tuo piè, bella Reina (somma beltà!); te impaziente aspetta e per me qui ti manda il mio sovrano, il suo cor tutto amore, in questo bacio su la regia mano. ▼COSTANZA▲ Al generoso amato Rè vogl io, che in breve dia risposta l umiltà del cor mio. Del tuo gran merto sempre avrò rimembranza. ▼PULCHERIA▲ Eh! che Riccardo tuo vedi, o Costanza; ei di se stesso ambasciador qui venne. ▼RICCARDO▲ T abbraccio amata sposa… ▼COSTANZA▲ La sorpresa m opprime al regio piede del caro sposo mio… ▼RICCARDO▲ Sorgi, e qui posa. Condurre a fine la bell opra or dei, generosa Pulcheria. Il nome mio non isvelar finché lontan… ▼PULCHERIA▲ Riccardo, dagli avi gloriosi animo forte trassi; veduto hai già, se tutto onore ho l alma. ▼RICCARDO▲ Sì, mi fido al tuo bel core ▼PULCHERIA▲ L aquila altera conosce i figli se in faccia al sole osan guardar… E crede allora pronti a perigli, che possan quegli degli altri augelli pur trionfar. L aquila altera, etc. (Parte) Recitativo ▼RICCARDO▲ Tutt i passati affanni or copra oblio; pensi alle gioie sol l alma felice. Speme del desir mio, vieni a parte del trono; al Regno vieni. ▼COSTANZA▲ Te più del trono, e più del Regno io bramo. Paga rendermi vuoi? sol dimmi io t amo! Duetto RICCARDO e COSTANZA ▼RICCARDO▲ T amo, sì! T amo, sì, sarai tu quella solo cara, solo bella al mio guardo ed al mio cor. ▼COSTANZA▲ T amo sì! T amo sì, e più m appaga ch aver soglio, ch esser vaga, se son cara al tuo bel cor. ▼RICCARDO, COSTANZA▲ Te sol bramo, te sol amo, mio diletto, tutto affetto, dolce meta del mio amor. T amo sì, etc. ATTO SECONDO Scena Prima (Appartamento) Arioso COSTANZA Se m è contrario il Cielo, e che sperar potrò fra tante pene? Recitativo BERARDO (entra) Seco Isacio mi volle finché partì l ambasciador britanno, e in libertà lasciommi poi. COSTANZA Lo stesso con Pulcheria m avvenne ah! qualche inganno temo. BERARDO S ha da temer sempre un tiranno. COSTANZA Pensi tu, che a Riccardo ch io viva in questa reggia giunte sian le notizie? BERARDO Per alcuno de nostri COSTANZA Vanne, o mio fido, interroga, ed a tempo l arte e l ingegno adopra. BERARDO Le più secrete vie tenterò, perché il tutto a te si scopra. Aria Dell empia frode il velo squarciare io tenterò, propizio spera il Cielo a un degno amor… E quel poter sovrano, che a scampo tuo vegliò, ha in sua possente mano tua gioia ancor. Dell empia frode, etc. (Parte. Isacio sopraviene) Recitativo COSTANZA Riccardo sospirato. ISACIO Real Costanza! COSTANZA (a parte) Ciel! che sento? ISACIO In vano, in van ti celi, a me palese è il tutto; sì, sì, Costanza sei. COSTANZA (a parte) Cielo, tu dammi aita! (forte) Costanza io sono. ISACIO (a parte) Lieto mi rende e certo. COSTANZA Tacqui incerta de miei casi, in suolo non mai visto, e fascie e nome. Berardo ancora si chiamò Narsete. Deh, magnanimo Rè, se di tue grazie degna pur sono, in quella del mio sposo giunge la destra mia. ISACIO Consolati e gioisci, in breve d or tenaci avrai gli amplessi del marito e i baci. COSTANZA Tua pietà generosa premiata fia dal giusto Ciel, cui piace rendere a me la sospirata pace. Aria Di notte il pellegrino, se perde il suo camino, non sa dove guidar il passo errante… Ma un lume poi se vede, là presto volge il piede, e sente consolar l alma anelante. Di notte il pellegrino, etc. (Parte) Recitativo ISACIO Quanto saresti insano, cuor d Isacio, se altrui dassi l tesor, che ti portò fortuna, è virtude in amor propizia frode. Non goda mai, chi quando può non gode. (Entra Pulcheria.) PULCHERIA All affetto di padre supplichevole io vengo. ISACIO Amata figlia mia, Pulcheria, che brami? PULCHERIA Oggi almeno permetti, che d Imeneo la face non s accenda per me merita Oronte del mio sdegno soffrir qualche cordoglio. (fra sé) Pria s egli è fido assicurarmi voglio. ISACIO Figlia, cangiato aspetto ha la tua sorte sposa ti vuole, ma ti vuol Regina. PULCHERIA Regina! Padre, Oronte che dirà? ISACIO Odimi, figlia. PULCHERIA Attenta. ISACIO Consorte al Rè Britanno fra momenti ne andrai col nome di Costanza; egli non vide mai la sposa, e forse, preso da tua beltà, felice renderà la nostra frode. PULCHERIA Io di Riccardo sposa! Cieli! ISACIO Il vuole l interesse del Regno, l util del soglio; e non rispondi ancora? PULCHERIA Umilio riverente al paterno comando la volontà di figlia. ISACIO Vanne, ubidisci. PULCHERIA E Oronte? ISACIO Egli pospone ai vantaggi d Isacio l amor suo, le tue nozze. Il mio comando eseguisca Pulcheria pensi sol che ciò chiede il mio regno, il mio soglio; pensi ch è figlia mia, ch io così voglio. Aria Ti vedrò regnar sul trono, e l inganno consigliò ingegnoso e accorto amor… Quando un core s innamora, scopra pur la frode, allora è contento dell error… Ti vedrò regnar, etc. (Parte) Recitativo PULCHERIA Ah, padre! ah, Cielo! a che voi m astringete? deggio per vendicarmi d un amante infedel, far che la frode maschera sia d un tradimento enorme? Ah no, mai ver non fia, che di tanta empietà ministra io sia. Ma, il genitore, oh Dio! cosi m impone, e vuole ch io Costanza tradisca, ch io tradisca Riccardo deggio ubidir? Ubidirò; ma poi l inganno scoprirò de torti suoi. Aria Quel gelsomino, che imperla il prato, a tutti è grato, e niuno offende la sua beltà… Così il mio core, candido e puro, se n va sicuro, perché innocente si scoprirà… Quel gelsomino, etc. (Pulcheria uscita, entrano Costanza e Oronte.) Recitativo COSTANZA Prencipe, ogn or compagna è d amor gelosia. Pulcheria… ORONTE Offende la fede mia. (Entra Berardo.) Ma qui Narsete? BERARDO Udite di Costanza col nome a Riccardo in isposa Isacio infido con sacrilego inganno la figlia manda… COSTANZA Oh Cielo! BERARDO Io quivi ascoso intesi in colloquio segreto a concertar l inganno e la partita. COSTANZA Partirà? BERARDO In questo punto. COSTANZA M ingannò Isacio! Iniquo Rè! spietato! ORONTE Cruda infedel Pulcheria! Fu pretesto la gelosia fallace! COSTANZA Oronte, io son Costanza. ORONTE Costanza sei? COSTANZA Tradita dal tiranno. Nobil guerrier, se i tradimenti aborri, una regina misera soccorri! ORONTE Me n volo alla vendetta e pria che nuova spunti l alba vermiglia, due rei saran puniti, e padre e figlia. COSTANZA Berardo, l una all altra per me succedon le sciagure, e quella, che nova giunge, sempre è dell altra peggior. BERARDO Prova, o Regina, sono d un alma grande i casi avversi. COSTANZA Finché vedo il mio ben, misero, o Dio! in pene e in pianto languirà il cor mio. Aria Caro, vieni a me! Fido vieni; puoi tu, caro, addolcire il duolo amaro, di chi pena sol per te… Pensa alla mia fé, pensa ancor al mio martir, e che a tanti miei sospir sarai solo la mercé… Caro, vieni a me! etc. Scena Seconda (Cambiamento di Scena. Il lido di Limisso, con regio padiglione, e seggio d oro da un lato. Riccardo viene accompagnato dal suo esercito) Arioso RICCARDO Quanto tarda il caro bene le mie pene a consolar… (S avvicina Pulcheria con seguito di damigelle.) Recitativo Ma vedo corteggiata da nobil donzelle a me venire l amata sposa mia, la mia Costanza. Giunge al bramato fin la mia speranza. Sì, già vedo il mio bel sole, raddoppiando il giorno in cielo, senza velo scintillar. Vieni, bell idol mio… (fra sé) Ma che! diverse la fama a me portò le sue sembianze PULCHERIA (fra sé) Sospeso, egli s arresta! or lo ravviso, ambasciatore di se stesso ei venne. (forte) A te salva mi guida amica stella. RICCARDO (fra sé) Ma bella è pur. (forte) Queste guerriere squadre t onorino Regina. (Segue il saluto militare. Poi entra Oronte.) ORONTE Alfin, da cento spade ostilmente assalito, qui mi rifuggio e all inclito Riccardo discopro tradimenti. PULCHERIA (fra sé) Come, Oronte? RICCARDO Io tradito? ORONTE Quella non è quel credi la tua Costanza, o Re. RICCARDO Non è Costanza? ORONTE Figlia è d Isacio, è Pulcheria. RICCARDO Iniquo Isacio! ingannatore! indegno del nome di regnante! Conciterò l armate schiere in guerra, quante folgori ha il Cielo, quante spade ha la terrà, stringerò, svenerò, fulminerò. (a Pulcheria) E tu… PULCHERIA Leggi paterne… RICCARDO Inique, ingiuste! PULCHERIA Deh! i giusti sdegni affrena; in finché resa ti fia la regia sposa io resterò in catene. RICCARDO No, tu stessa per moverlo a ragione al padre andrai. PULCHERIA O prigioniera o serva a tua somma virtù sempre m avrai. RICCARDO Dato a Costanza ho il core, è unito ora agli affetti e l impegno d onore; ma non pensar, che delle tue bellezze anch io non abbia anmiratore il guardo. T onoro, e mia vendetta dell armi nel furore te sol rispetta. ORONTE A me promessa, e poi mancata, o Sire, Pulcheria fu dal reo padre. PULCHERIA Infedele lui meritasti infido, e me crudele. Aria (a Riccardo) Ai guardi tuoi son pur vaga son pur bella, ma che poi? Non son cara, non son quella. (ad Oronte) Questa, ingrato, è fedeltà! (a Riccardo) Sì, fortunato spero te nella tua brama. (ad Oronte) Ma, chi m ama, non lo so, quando il sarà, no, non lo so… Ai guardi tuoi, etc. (Parte) Recitativo ORONTE Si sforzi alla ragion questo tiranno. Io son di Licia il prence, e in quelle mura ho mille armati fidi miei vassalli, pronti a vittoria o a morte. RICCARDO E ne potresti con un segnal dare il comando altrui? ORONTE Questo impronto regal, Sire, gli rende fidi a chi l mostra. RICCARDO A me lo fida; intanto su le mie squadre impero avrai; le appresta a un soccorso, e vedrai quanto valore regna nei cuor Britanni. ORONTE Eccoti il segno. Renderò fede ed opre a un tanto Onore. RICCARDO O lieto tornerò con l idol mio, o mostrerò a quell empio come un monarca inglese benigno è sì; ma sa punir le offese. Aria O vendicarmi saprò con l armi, o lieto (felice) amante col mio bel sole ritornerò… E certo allora con la tua bella felice ancora te renderò. O vendicarmi, etc. Recitativo ORONTE Che mai pensa tentar l alma guerriera! Ma non senza ragione fama lo suol chiamar Cuor di Leone. Egli è fido a Costanza, all alma mia tormento non può dar la gelosia. Pronto a soccorsi io già m appresto, e spero veder vinta la frode, trionfanti il valore, il giusto, il vero. Aria Dell onor di giuste imprese fia seguace la vittoria, e l amor trionferà… O cessar dovran l offese, o il valore avrà la gloria, e l inganno perirà. Dell onor di giuste imprese, etc. Scena Terza (Cambiamento di Scena. L atrio della reggia d Isacio) Recitativo ISACIO Ah! scampò dagli agguati Oronte, e tutto scoperto avrà l inganno. Empia fortuna, sempre t opponi ai grandi disegni! BERARDO (entrando) Sire, tornato è qui l ambasciador Britanno, e udienza chiede. ISACIO Ei venga. (Berardo parte.) Sì, scoperta è la frode. Arte mi giovi; troppo forte è il nemico. RICCARDO (entrando) Strano sembra al mio Rè, che tu mancata abbia la data fé. Perché Pulcheria, tua figlia, a lui mandasti, e non Costanza! Le sacre leggi d onore serbi così nella tua Reggia? Io vengo l ultima volta a demandarti, Isacio, la navarrese Principessa. ISACIO Strano sembrami, che il tuo Rè l onor più grande, l interesse maggiore, dal minor non distingua. Unica figlia è a me Pulcheria, e questo regno in dote avrà se de Britanni ella è regina. Ritorna a lui fagli saper ch ei deve, già che fu discoperta, amar tal frode. RICCARDO Vano è il ritorno. Ei vuoi Costanza, e vuole, ch io la conduca. Poco inver conosci il Britanno valore l interesse a lui serve, egli all onore. ISACIO Più tempo io chiedo alla risposta. RICCARDO No, risolvi su l momento, questa destra riserra e guerra, e pace. Scegli! ISACIO Guerra. RICCARDO Guerra? e guerra avrai. Già pronte di Limisso all estrema ruina son le nostr armi invitte in brevi istanti vedrai. ISACIO Dal tuo sovrano l ostilitate ebbe principio ci tenne prigioniera Pulcheria, aspri, e tiranni puoi tu negare i modi suoi? RICCARDO T inganni. Mira e da saggio, fa prova maggiore della sua cortesia, non del rigore. PULCHERIA (entrando) Padre, al tuo piè m accogli. Oronte ha reso l obbedienza mia vana; deh, rendi Costanza al Rè suo sposo. Tu non vedesti mai core più generoso, alma più grande; anche in mezzo ai furori d una scoperta frode le dolci cortesie temprar lo sdegno. Per far pago il suo merto perder saprei, non ch acquistar un regno. In sì cortese istinto, deh! generoso emulo sii… ISACIO Son vinto. Costanza amai goderne onor mi vieta vanne, dalla tua mano l abbia il Britanno ambasciador. PULCHERIA Son lieta. (Partono Isacio e Pulcheria) RICCARDO Nube, che il sole adombra, svanisce al fin da quello, e appare allor più bello con lucido spiendor il suo sembiante… Sì fugge il duol, che ingombra le brame del desio, e fa che l idol mio più amabile sarà al core amante. Nube, che il sole adombra, etc. Scena Quarta (Cambiamento di Scena. Cabinetto. Costanza seduta appoggiata ad un tavolino) Arioso COSTANZA Sì m è contrario il Cielo, e morta al fin sarò in tante pene. Recitativo PULCHERIA (entrando) Mesta e pensosa è ancor Costanza? COSTANZA Quella tu sei perduto ho nome e sposo in trono piango la sorte mia. PULCHERIA Quella non sono. COSTANZA Tua bellezza aiutar dovea la frode. PULCHERIA Obbedienza m indusse, ma onor me fé poco abile all inganno. Con mio piacer, tutto scoperse Oronte. Torno, e dal padre ottengo mandarti al caro sposo. COSTANZA Oh, accogli in questo tenero amplesso un amistà sincera, generosa Pulcheria! PULCHERIA Ecco il Britanno ambasciador, che per te viene. RICCARDO (che entra) S inchina meco l Anglia al tuo piè, bella Reina (somma beltà!); te impaziente aspetta e per me qui ti manda il mio sovrano, il suo cor tutto amore, in questo bacio su la regia mano. COSTANZA Al generoso amato Rè vogl io, che in breve dia risposta l umiltà del cor mio. Del tuo gran merto sempre avrò rimembranza. PULCHERIA Eh! che Riccardo tuo vedi, o Costanza; ei di se stesso ambasciador qui venne. RICCARDO T abbraccio amata sposa… COSTANZA La sorpresa m opprime al regio piede del caro sposo mio… RICCARDO Sorgi, e qui posa. Condurre a fine la bell opra or dei, generosa Pulcheria. Il nome mio non isvelar finché lontan… PULCHERIA Riccardo, dagli avi gloriosi animo forte trassi; veduto hai già, se tutto onore ho l alma. RICCARDO Sì, mi fido al tuo bel core PULCHERIA L aquila altera conosce i figli se in faccia al sole osan guardar… E crede allora pronti a perigli, che possan quegli degli altri augelli pur trionfar. L aquila altera, etc. (Parte) Recitativo RICCARDO Tutt i passati affanni or copra oblio; pensi alle gioie sol l alma felice. Speme del desir mio, vieni a parte del trono; al Regno vieni. COSTANZA Te più del trono, e più del Regno io bramo. Paga rendermi vuoi? sol dimmi io t amo! Duetto RICCARDO e COSTANZA RICCARDO T amo, sì! T amo, sì, sarai tu quella solo cara, solo bella al mio guardo ed al mio cor. COSTANZA T amo sì! T amo sì, e più m appaga ch aver soglio, ch esser vaga, se son cara al tuo bel cor. RICCARDO, COSTANZA Te sol bramo, te sol amo, mio diletto, tutto affetto, dolce meta del mio amor. T amo sì, etc. Handel,George Frideric/Riccardo Primo/III
https://w.atwiki.jp/bf_njurf3f5/pages/195.html
AIRCRAFT VARIATION ここでは、TANK VARIATION同様、空モノ系を紹介するよ。 AIRCRAFT VARIATIONドイツ軍兵器 イギリス軍兵器 ドイツ軍兵器 Flettner Fl282 "Kolibri" オートジャイロです。はい。人狼にでてたよね? 沿岸哨戒や偵察用に開発されたこの機体。1942年には実際に運用試験をしている。 最後には3機残ってて捕られるのやだから全部爆破とか悲しすぎる。 2kg爆弾×5発搭載可能らしい。機銃は....?まぁFHとかでも付いてたようだしまぁいいか...。 なんか第三者から見るとプロペラが回ってないみたい...。 乗ってる人からだと回ってるんだけど...。 networkなんちゃらinfoの文追加したらcoopでは大丈夫だった...。 イギリス軍兵器 ゴブリン 爆装型 なんか機銃だけでは寂しいので爆弾くっつけてやった。